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Parigi-Tours 2017, gran sigillo di Matteo Trentin

L’aveva detto alla vigilia: “Voglio vincere alla Parigi-Tours 2017 per congedarmi dalla Quick Step Floors nel migliore dei modi”. Detto fatto: Matteo Trentin compie l’ennesimo capolavoro di fine stagione, trionfando nell’ultima delle grandi classiche al termine di uno sprint a tre in cui ha la meglio del danese Soren Kragh Andersen (Sunweb) e del compagno di squadra Niki Terpstra. Che classe!

Dall’inventore del Tour de France Henri Desgrange ecco un’antichissima Classica, negli ultimi anni considerata la nobile decaduta del ciclismo mondiale. L’edizione numero 111 misura 234 km da Brou a Tours, con una serie di strappetti che talvolta impediscono un quasi certo arrivo in volata.

Cinque gli uomini a comporre la fuga di giornata: si tratta di Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), Mickael Goelarts (Veranda’s Willems – Crelan), Lawrence Naesen (Ag2R La Mondiale), Stephan Poulhies (Armee de Terre) e Brian Van Goethem (Roompot).

Il gruppo controlla i fuggitivi piuttosto agevolmente, tanto da ridurre il gap sotto al minuto quando al traguardo mancano ancora cinquanta chilometri. Ai meno venti alla conclusione, Fernando Gaviria (Quick Step Floors), favorito numero uno e campione uscente, scivola ed è costretto a rinunciare ai sogni di fare il bis.

Mentre i battistrada vengono riassorbiti sulla Cote de Beau Soleil, da dietro attacca Matteo Trentin, che cerca di portar via un drappello di corridori. Dopo il nuovo forcing sull’ultimo strappo, la Cote de l’Epan, soltanto il compagno di squadra Niki Terpstra e il danese Soren Kragh Andersen lo seguono a ruota. Soli dieci i secondi di vantaggio del terzetto al comando, eppure da dietro si fa dura chiudere l’esiguo gap.

Difatti Terpstra lavora alacremente per l’azzurro che, ai meno trecento metri, lancia la volata. E nulla può Andersen: Trentin fa doppietta dopo la vittoria nel 2015 e si congeda nel migliore dei modi dalla Quick Step Floors, la formazione che l’ha definitivamente lanciato nel ciclismo che conta.

Si tratta dell’ennesimo prodigio di questo incredibile finale di stagione in cui ha già alzato le braccia in quattro occasioni alla Vuelta a Espana e alla Primus Classic-Impanis. È la settima vittoria dell’anno, l’ultima in maglia Quick Step: nel 2018 lo attenderà a braccia aperte la Orica-Scott, dove finalmente potrà esercitare i gradi di capitano nelle Classiche del Nord.

Il gruppo arriva a sette secondi regolato da Andre Greipel (Lotto Soudal). Settimo posto per un altro italiano, Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert). L’ultimo grande weekend di ciclismo internazionale si colora interamente d’azzurro: dopo il capolavoro firmato da Vincenzo Nibali al Lombardia, ecco la zampata di Matteo Trentin alla Parigi-Tours.

Ordine d’arrivo:

01 Matteo Trentin 1989 Italy Quick-Step Floors 5t 22′ 51″
02 Søren Kragh Andersen 1994 Denmark Team Sunweb 00″
03 Niki Terpstra 1984 Netherlands Quick-Step Floors 01″
04 André Greipel 1982 Germany Lotto – Soudal 07″
05 Maximiliano Richeze 1983 Argentina Quick-Step Floors 07″
06 Oliver Naesen 1990 Belgium Ag2r La Mondiale 07″
07 Yves Lampaert 1991 Belgium Quick-Step Floors 07″

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