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Mondiali pallanuoto 2017: incredibile, Serbia out; la finale sarà Croazia-Ungheria!

Mondiali pallanuoto 2017, incredibile all’Alfred Hajos Arena: nel derby balcanico la Croazia estromette la Serbia cannibale, sarà finalissima con l’Ungheria!

A Budapest e nell’ambiente della pallanuoto internazionale in pochi si aspettavano un epilogo del genere: se l’arrivo in finale dell’Ungheria nel Mondiale di casa sua era francamente preventivabile, non ci si poteva attendere il trionfo croato nella semifinale tutta balcanica contro i campioni di tutto della Serbia. Ma andiamo con ordine.

UNGHERIA-GRECIA 7-5. I magiari padroni di casa piegano una Grecia comunque indomabile e riconquistano la finale iridata dopo l’oro di Barcellona 2013.

Partita palpitante e ribattuta colpo su colpo: vantaggio greco con Gennidounias, pareggio di Erdelyi e beduina strabiliante del primo sorpasso ungherese firmata Hosnyanszky. Gli ellenici non si sciolgono però nel delirio dell’impianto magiaro e anzi si ritrova di nuovo in vantaggio con lo stesso Gennidounias, 4-3. Il ruggito della nazionale di Tamas Marcz è evidente e chiude il secondo quarto coi gol di Gor-Nagy e Harai: a 5” dall’intervallo lungo è 5-4 Ungheria.

Terzo quarto combattuto, con i padroni di casa che scavano il primo gap col doppio vantaggio firmato Vamos. Le difese reggono e alla lunga hanno la meglio. Gli ellenici però ben presto finiscono le energie, pungolati dall’astuta e rocciosa difesa ungherese. Hosnyanszky punisce dalla distanza Flegkas per il 7-4 che vale come una sentenza; Fountoulis può solo accorciare, niente di più. L’Ungheria va in finale: spinta da un pubblico così, può fare qualsiasi cosa.

SERBIA-CROAZIA 11-12. La nazionale di Ivica Tucak fa il vero capolavoro di questo Mondiale: la Croazia caccia fuori dalla finale nientepopodimeno che i campioni europei, mondiali e olimpici in carica della Serbia! La grande classe e concentrazione messa in vasca da Sukno e compagni hanno mandato in tilt l’attrezzata corazzata serba di Dejan Savic, carente per una sera soprattutto in difesa.

Primi due quarti assai equilibrati: fra i campioni di tutto c’è uno scatenato Prlainovic (chiuderà con 6 gol) e la squadra di Savic colpisce sempre in superiorità; dall’altra parte la Croazia è ispirata anche in 6vs6 e trova due marcature da veri Barakuda. Il primo allungo è dei Delfini che arrivano fino al 3-1 con Stefan Mitrovic – in un raro 6vs3, ma la Croazia non si scompone e la impatta sia sul 3-3 che sul 5-5, con Buslje a 2” dall’intervallo lungo.

Il derby è una battaglia di muscoli e nervi, come sempre quando si affermano due nazionali dell’ex Jugoslavia. Lo scontro si trasmette anche sul tabellino, con la Serbia che prova a scappare e la Croazia che puntualmente puntella. Mitrovic è croce e delizia: a 20” dalla fine del terzo parziale scaglia una saetta siderale dai 7 metri che vale il 9-8, poi a 1” dalla fine concede il rigore ai croati che Jokovic freddamente trasforma per il 9-9.

L’ultimo quarto è tesissimo: Prlainovic fa 6 personali, ma la Croazia è tempestiva, ricuce lo strappo e opera il sorpasso con Loncar e Vukicevic per il 12-11. La Serbia è frastornata e si getta a capofitto all’assalto all’arma bianca: assalto che non serve a nulla, a godere e festeggiare sono i Barakuda croati.

Negli altri risultati delle finaline: 9-5 kazako al Brasile per l’11° posto; 13-11 spagnolo sul Giappone per il 9°

Il programma delle finali:

Sabato 29 luglio

Finale 7° posto

12.00 P41 Russia-P42 Australia

Finale 5° posto

13.30 V41 Montenegro-V42 Italia

Finale per il bronzo

15.00 P43 Grecia-P44 Serbia

Finale per l’oro

20.30 V43 Ungheria-V44 Croazia

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