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Tour de France 2017: l’analisi delle squadre [parte 2]

Sono 22 le squadre al via del Tour de France 2017. Andiamo alla scoperta di ciascuna formazione partecipante alla 104^ Grande Boucle, focalizzando l’attenzione sugli elementi di spicco. Clicca qui per la startlist.

DIMENSION DATA. Nella compagine sudafricana rientra Mark Cavendish, alle prese con la mononucleosi contratta nei mesi scorsi. Al Giro di Slovenia il suo ritorno alle corse: riuscirà a ritrovare la gamba sin dai primi arrivi in volata? In alternativa, ecco la garanzia Edvald Boasson Hagen, che potrà dire la sua anche sui percorso misti (e magari lottare per la maglia verde), senza dimenticare l’uomo delle grandi imprese Stephen Cummings, fresco campione britannico a crono e in linea e già a segno in Francia lo scorso anno.

DIRECT ENERGIE. La Professional francese, che beneficia della wild card concessa da Aso, schiera il giovane velocista Thomas Boudat al posto di Bryan Coquard, che paga lo scotto di aver deciso di lasciare la squadra a fine anno: al primo spetta, dunque, l’ingrato compito di confrontarsi con la creme dello sprint mondiale. Lilian Calmejane, autore di un’ottima prima parte di stagione (vittoria, tra l’altro, alla Coppi & Bartali) inseguirà un successo nelle frazioni intermedie, in cui proveranno a mordere, per l’ultima volta prima del ritiro, anche i veterani Thomas Voeckler e Sylvain Chavanel.

FDJ. Thibaut Pinot ha preferito fare classifica al Giro 100 anziché nella corsa di casa, in cui si presenterà per andare a caccia di gloria in una tappa d’alta montagna; le maggiori attenzioni, dunque, sono concentrate sul velocista Arnaud Démare, supportato dai due preziosi italiani Davide Cimolai e Jacopo Guarnieri.

FORTUNEO-VITAL CONCEPT. Altra Professional invitata, ha un unico obiettivo: mettersi in mostra in ogni giornata, ben sapendo di non poter contare su un indiscusso capitano. Occhio, comunque, a Laurent Pichon, leader della Coppa di Francia, ai cacciatori di fughe Maxime Bouet e Pierre-Luc Perichon, al velocista Daniel McLay e allo scalatore Eduardo Sepulveda.

LOTTO SOUDAL. Fare incetta di successi parziali è l’obiettivo del team belga, che schiera contemporaneamente i suoi assi: Andre Greipel la garanzia per gli arrivi di gruppo (ha già vinto undici tappe al Tour); Tim Wellens, Tiesj Benoot Tony Gallopin i fari per le tappe ondulate; Thomas De Gendt il solito cacciatore di GPM (e magari della maglia a pois).

MOVISTAR. Che corazzata, quella spagnola. Eusebio Unzue ha scelto nome uomini agguerritissimi per provare a sfilare la maglia gialla a Chris Froome. Il capitano designato risponde al nome di Nairo Quintana: sfuggita anzitempo la doppietta Giro-Tour, il colombiano dovrà limitare i danni nei primi giorni di corsa (non avendo più disputato gare nell’ultimo mese), ma sarà un cliente pericolosissimo nell’ultima decisiva settimana. Se poi le fatiche del Giro d’Italia si facessero sentire, siamo certi che Alejandro Valverde, sulla carta pedina d’appoggio al Condor, non sfigurerà, pur sicuri che l’Imbatido non si farà pregare di dire la sua sin dai primi arrivi mossi in cui far valere le sue doti di scalatore unite al suo spunto veloce. A completare la rosa affidabili scalatori come Carlos Betancur, Jesus Herrada, Andrey Amador e Imanol Erviti; gli esperti passisti Jonathan Castroviejo, Jasha Sutterlin e Daniele Bennati.

ORICA-SCOTT. Due debuttanti che rappresentano le vere mine vaganti della corsa: Esteban Chaves e Simon Yates potranno correre senza alcuna pressione, essendo entrambi alla prima partecipazione alla Grande Boucle, ma con la consapevolezza di potersi rendere pericolosi in ottica generale, forti di quanto mostrato negli ultimi mesi. La principale pedina in loro supporto sarà il ceco Roman Kreuziger. Per le frazioni mosse, invece, una garanzia come Michael Albasini, che malgrado gli anni passino sa ancora come pungere.

PRESENTAZIONE SQUADRE PARTE 1

PRESENTAZIONE SQUADRE PARTE 3

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