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Gattuso e Bonaventura, Milan-Bologna Serie A. mundodeportivo

Serie A, 16ª giornata: nel gelo gioiscono Milan e Sassuolo; 2-1 a Bologna e Crotone

Due x 2-1 e prime gioie in panchina per Beppe Iachini, col Sassuolo che piega il Crotone al Mapei Stadium, e soprattutto Rino Gattuso, che ringrazia Jack Bonaventura.

SASSUOLO-CROTONE 2-1. Sassuolo, (forse) è qui la svolta: Beppe Iachini trova la sua prima gioia sulla panchina neroverde aggiudicandosi il delicatissimo scontro-salvezza contro un altro allenatore alla sua premiere, Walter Zenga, neotecnico del Crotone.

Il Sassuolo ottiene così il primo successo in quel di Reggio Emilia  e sale a quota 14, +3 sulla zona bollente della classifica; lì dove restano gli Squali dello Ionio, al 4° ko consecutivo.

Succede poco o niente nel primo tempo gelido del Mapei Stadium, dove neroverdi e pitagorici ci mettono un po’ a smaltire gli assestamenti tattici dati dai loro nuovi allenatori. La prima vera occasione la costruiscono gli ospiti calabresi al 25’, quando Martella pennella per Budimir che però non aggancia al momento propizio. Gli emiliani dal canto loro provano a innescare più volte il talento dissolto di Domenico Berardi, che appare ancora il fantasma di se stesso. L’occasione migliore è una bordata dai 25 metri di Missiroli che sibila a fianco al palo sinistro di Cordaz, prima che l’ex di turno Falcinelli – eroe di Calabria l’anno scorso con 15 gol – provi a saggiare l’attenzione dell’ex compagno portiere.

Nella ripresa però la gara si apre: ci pensa al 4’ Goldaniga, che svetta di testa sull’assist di Politano e fa 1-0. La stessa ala dell’Under 21 di Di Biagio innesca e realizza il 2-0 con uno splendido tiro a giro che gonfia ancora una volta la porta crotonese.

Zenga, con un assetto più offensivo, riesce a trovare l’autorete di Acerbi che al 21’ rimette tutto in discussione. Due minuti dopo Budimir per poco non trova il clamoroso pari, con Lirola che s’immola per la patria neroverde e salva la porta di Consigli. Nel finale, cogli emiliani che conservano il risultato, Matri si divora pure un calcio di rigore.

MILAN-BOLOGNA 2-1. Stesso risultato, ma discorso ancor più importante, a San Siro: dopo il pari-beffa di Benevento e il ko “indolore e pericoloso” di Rijeka in EL, Gattuso trova il modo migliore per esordire davanti al pubblico che tanto lo osannò ai tempi del calcio giocato. Cioè vincendo contro l’abbottonato Bologna e facendo ritrovare ai rossoneri una vittoria interna che mancava addirittura da 81 giorni (2-0 alla Spal il 20 settembre).

Ringhio si prende subito la scena, urlando improperi dall’area tecnica e dimostrando subito piglio e temperamento giusti per dare la vera scossa alla squadra dopo una settimana a dir poco surreale. Qualche progresso in effetti si vede, specie nella gestione della palla e nella fluidità della manovra, con Bonucci e compagni che spesso lanciano lungo per la boa Kalinic che lavora di sponda per gli inserimenti da dietro dei compagni.

Entrambi i gol infatti nascono in questo modo: al 10’ è Abate a imbeccare il croato, l’ex Fiorentina vince il contrasto con Helander e di testa serve Bonaventura, che ringrazia anche il tocco di Gonzalez e batte Mirante; al 76’ Borini lancia dalla trequarti lo stesso Jack, che di testa fa doppietta suggellando una prestazione d’autore tutta cuore e carattere, come il buon vecchio Ringhio chiede.

Nel mezzo c’è il pareggio bolognese, costruito dai due ex: al 23’ Destro ispira Verdi, che di sinistro trova il gol copertina ed esulta contro quei colori che non hanno mai voluto puntare troppo sul suo talento. Ci sono anche altri tentativi e qualche altro segnale incoraggiante. Ringhio intanto sorride.

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