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Italvolley Italia-Serbia Final Six Grand Prix 2017. Federvolley

Italvolley e il 2° posto nel Grand Prix 2017: la pallavolo femminile torna a battere

La sconfitta nella finale del Grand Prix 2017 di Italvolley lascia certo qualche rammarico ma la certezza è che la pallavolo femminile in azzurro è tornata grande.

Certo, finire sconfitte al tie-break contro le fortissime brasiliane al termine di una partita intensissima ed equilibrata ha lasciato in appassionati e tifosi un certo rimpianto. L’Italia della pallavolo in rosa avrebbe potuto per la prima volta portare a casa un trofeo mai vinto dove aveva ottenuto solo piazzamenti ma non c’è male, anzi.

Arrivare in fondo a una rassegna internazionale così dura e con avversari di calibro superiore lascia alquanto soddisfatti e fiduciosi in vista dei due prossimi step che portano alle Olimpiadi di Tokyo 2020: gli Europei femminile di settembre prossimo e i Mondiali del prossimo anno.

Davide Mazzanti ha finora fatto un lavoro egregio, eguagliando l’ultimo bronzo (Nazionale di Barbolini, edizione 2010 a Ningbo, sempre in Cina) e riconsegnando all’ Italvolley uscita con le ossa rotte da Rio una fiducia e un entusiasmo difficilmente pronosticabili: con l’abbandono di giocatrici top come Del Core e Lo Bianco (e Piccinini) e l’abbattimento dell’età media (24 anni adesso) le azzurre della pallavolo sono tornate a giocare in libertà, sgombre da ogni pensiero e pronte a ringhiare in faccia a ogni avversario, mostrando quanto la spensieratezza della gioventù possa farsi arma letale se si cementifica intorno all’idea di gruppo e collettivo.

Certo l’esordio in questo Grand Prix era stato tutt’altro che scomodo con le due sconfitte consecutive contro Cina e USA. Poi però Chirichella e compagne hanno ingranato e non ce n’è stata per nessuno: Cina e USA vendicate con due partite da antologia, piegata anche la Russia campionessa d’Europa oltre alla Turchia per due volte e alla Repubblica Dominicana.

Le nostre giocatrici hanno sbattuto la porta in faccia alle campionesse mondiali a stelle e strisce anche nella Final Six regalandosi una semifinale giocata con strapotere fisico e vinta trionfalmente davanti alla Cina nell’impianto di casa con 6000 spettatori e oltre a tifare contro. Due autentici capolavori, che la sconfitta al tie-break contro il Brasile non possono affatto scalfire.

Si può dire dunque: l’ Italvolley femminile è tornata. Con Chirichella, la Pantera Egonu e le altre splendide ragazze, Davide Mazzanti può davvero forgiare la Nazionale del futuro.

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