Tanti i temi offerti dalla 1ª giornata di Serie A: dalla quarta ingranata dalla Roma al debutto grande di Higuain con la Juve, fino al Milan di Bacca e Gigio.
La copertina se la prende chiaramente lui, l’uomo dell’estate: già hombre del partido alla prima da bianconero nel suo nuovo stadio. Gonzalo Higuain c’ha messo poco a ribadire la sua grandezza in area di rigore: 9’ e al primo pallone toccato rete che si gonfia e urla levata al cielo.
Un esordio da fenomeno, che consente alla Juve di regolare 2-1 la Fiorentina, di cacciare via subito i fantasmi arrivati dopo che Kalinic aveva pareggiato il gol di Khedira e di puntare l’indice per terra come a dire: noi siamo qui, venite a prenderci.
Dietro però si stanno già dando da fare: a iniziare dalla Roma di Spalletti, che con l’Udinese ha giocato a forza 4 scrollandosi di dosso i bianconeri dopo un’ora di gioco. Una vittoria perentoria per i giallorossi che vogliono fare la voce grossa sin da subito per evitare che la rivale storica scappi.
Segnali positivi la freschezza di Salah, l’estro di Perotti e il ritorno al gol convincente di Edin Dzeko: mister bidone, come lo chiamavano i laziali, ha iniziato col piede giusto la stagione del suo riscatto romano.
Ora per Totti, De Rossi e soci martedì c’è la partita più importante: entrare in Champions League battendo il Porto vorrebbe dire combattere su tre fronti anziché due; un buon modo per tornare grandi.
I primi veri brividi emozionanti di questa Serie A comunque li ha regalati nel pomeriggio Milan-Torino: il figliol prodigo Bacca ha fatto capire quanto ai rossoneri uno come lui sarebbe mancato in questa stagione segnalando una clamorosa tripletta; il Toro del “dente avvelenato” Mihajlovic però non si è dato per vinto e con Belotti e Baselli è tornato incredibilmente sotto.
Nel finale thriller, rigore per i granata: rosso a Paletta, tiro del Gallo e Gigio Donnarumma come ha ammesso nel postpartita il tecnico serbo che l’ha allevato e lanciato nel calcio che conta “ha fatto l’ingrato” parando il rigore e regalando la prima vittoria stagionale che dà tanto morale.
Montella quindi debutta vincendo, anche se con più di qualche dubbio nel gioco: Berlusconi e cinesi sono contenti, ma per far tornare il Milan grande ci vorrà costanza di risultati.