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Harry Kane mata il Chelsea

Premier: il Chelsea crolla col Tottenham, il City ringrazia

Fuochi d’artificio in Premier League. Proprio a Capodanno, il Chelsea scivola con un tonfo clamoroso a White Hart Lane: 5-3 per il Tottenham padrone di casa e Mou su tutte le furie. I Blues sono stati agganciati dal City, vittorioso 3-2 col Sunderland e che ora si è finalmente ripreso la vetta di un campionato finora dominato dal Chelsea.

A Londra, sponda Tottenham, è andata in scena la partita di tennis quasi perfetta: con un gol sarebbe stato quasi cappotto, ma il mister degli Spurs Mauricio Pochettino ha vissuto la sua migliore giornata da allenatore: la lezione servita all’illustre collega Mourinho e al titolato Chelsea è stata esemplare. Tanto carattere, tanta corsa e tanto orgoglio in campo.

Il guaio invece per i mourinhiani è che questa sconfitta vale l’aggancio dei Citizens: il 22 novembre il Chelsea aveva sulla squadra di Pellegrini ben 8 punti di vantaggio, tutti dilapidati in un mese e mezzo. Ora il duello sarà tosto e avvincente sino a maggio.

La bestia nera di Capodanno per il Chelsea è stato Harry Kane: un’assonanza straordinaria con una leggenda dello sport e della storia moderna, quel Hurricane cantato anche da Bob Dylan. Il ragazzo in questione però non è stato in carcere ingiustamente quasi per 20 anni, anzi di anni ne ha 21 e ieri ha fatto impazzire la rodatissima difesa dei Blues.

Dopo il vantaggio ospite con Diego Costa al 18’, su azione del solito Hazard, sale in cattedra Kane: prima piazza la legnata del pari al 30’, poi dopo il 2-1 di Rose al 44’, si guadagna il rigore che in pieno recupero porta gli Spurs sul 3-1: la trasformazione è di Townsend.

Dopo l’intervallo, Mourinho prova a dare la scossa inserendo Ramirez, ma la musica non cambia. Al 52’ lo scatenato Kane cala il poker: tiro scheggiato da Terry e 4-1. Per Mourinho è notte fonda, ma Hazard prova a rianimare mister e partita, sfruttando il triangolo con Fabregas e accorciando le distanze al 61’. Ma è un fuoco di paglia: al 78’ anche Chadli entra nel tabellino dei marcatori. Di Terry, ancora lui (terzo gol di fila), il gol che fissa il risultato sul 5-3 all’87’. Che partita.

In cima alla Premier, quindi, insieme al Chelsea c’è anche il City: e il protagonista della gara dell’Etihad è proprio un ex Blues, Frankie Lampard, che con la zuccata del 73’ segna il sigillo numero 176 in Premier e il gol vittoria per i Citizens. Succede tutto nel giro di 20 minuti del secondo tempo: la sbloccano i padroni di casa con una sventola di Yaya Touré al 57’ e il bellissimo tacco di Jovetic; poi tra il 68’ e il 71’ i Black Cats ristabiliscono il pari con Rodwell e Johnson su rigore. Poi ci pensa il vecchio Lampard a far urlare i suoi.

Più dietro, importantissima vittoria del Southampton: la squadra di Rambo Koeman non solo supera 2-0 l’Arsenal nello scontro diretto per la Champions, ma rosicchia altri due punti allo United, frenato 1-1 sul campo dello Stoke e aiutato dall’arbitro Olivier che non vede un evidente fallo di mano di Smalling che poteva costare il rigore a favore dei Potters.

Come accennato, i Saints battono 2-0 i Gunners con i gol di Mane (34’) e Tadic (56’), e si confermano una delle rivelazioni del campionato. Lo United invece prima vede le streghe con Shawcross al 2’, poi si risolleva con Falcao al 26’, ma ora i Saints sono a un tiro di schioppo e ora, dopo la sosta, c’è proprio lo scontro diretto dell’Old Trafford.

Brusca frenata anche per il Liverpool. Contro il Leicester i Reds non basta la doppietta di rigore del capitano Gerrard (17’ e 40’), a una delle sue ultime apparizioni ad Anfield viste le voci mercato; gli ospiti rimontano nella ripresa con Nugent al 58’ e Schlupp al 60’. Per la cronaca, ennesima bocciatura per Balotelli: il 45 finisce in tribuna, ufficialmente per un problema muscolare.

Più dietro in classifica lo Swansea riesce a impattare il QPR in pieno recupero: dopo il vantaggio di Fer (20’) è il solito Wilfried Bony a pareggiare in pieno recupero (92’).

Spettacolare 3-3 tra Newcastle e Burnley: al St James’ Park va in scena un batti e ribatti colpo su colpo, 3 volte in vantaggio i bianconeri si fanno rimontare altrettante volte. I gol sono di Steven Taylor (15’), autogol di Dummett (19’), Colback (26’), Ings (66’), Sissoko (78’) e Boyd (86’).

Continua invece la crisi dell’Everton, battuto anche dall’Hull City: 2-0 per i gol di Elmohamady al 33’ e Jelavic al 43’. Nelle altre gare Aston Villa-Crystal Palace 0-0 e West Ham-WBA 1-1 (Sakho al 10’ e Berahino al 42’)

 

CLASSIFICA

Chelsea* e Manchester City 46;

Manchester United 37;

Southampton 36;

Arsenal 33;

West Ham 32;

Tottenham* 31;

Liverpool e Swansea 29;

Newcastle* 27;

Stoke 26;

Aston Villa 22;

Everton 21;

Sunderland 20;

Hull e Qpr 19;

Wba 18;

Crystal Palace e Burnley* 17;

Leicester 14.

* Una partita in meno

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