Col pensiero rivolto a Yokkaichi, dove Jules Bianchi lotta per la vita, è cominciato oggi a Sochi il week-end del Gran Premio di Russia, sulla pista ricavata dal parco olimpico dei giochi invernali che si sono disputati lo scorso gennaio. Al solito, due sessioni di prove libere, quasi scontato sottolineare chi se le è aggiudicate: al mattino ha primeggiato Rosberg, ad ora di pranzo è stata la volta di Lewis Hamilton. Le Mercedes, tanto per cambiare, dettano il passo.
E dire che c’era speranza di una corsa più equilibrata, almeno durante i primi giorni, visto che a Sochi è la prima volta che il circus della Formula 1 fa tappa: circuito bello, asfalto estremamente liscio tanto che nel paddock qualcuno già critica la Pirelli per aver portato mescole non estremamente morbide nonostante l’usura sia davvero limitata. Invece la Mercedes ha finito per dominare tutta la giornata del venerdì, impressionando tra l’altro anche col passo gara.
La prima sessione di prove libere, come detto, se l’è aggiudicata Nico Rosberg, precedendo di appena 65 millesimi il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton. A seguire Button (la McLaren ha mostrato di essere particolarmente in forma) a due decimi, poi Alonso e Kvyat.
Più indicative le prove libere 2: Hamilton ha sbaragliato la concorrenza segnando con 1’39″630 il miglior tempo di giornata. Staccatissimo Magnussen, l’altro pilota della McLaren, a otto decimi, poi Alonso e Rosberg, finito a quasi un secondo dal suo diretto rivale per il Mondiale. La Ferrari coglie indicazioni positive con l’asturiano, ma registra i soliti problemi con l’anteriore di Kimi Raikkonen che ha chiuso undicesimo. Come spesso accade, Red Bull molto in ombra al venerdì: Vettel ha chiuso la seconda sessione di prove libere al nono posto, Ricciardo addirittura al tredicesimo. Domani alle 10 le prove libere 3 e alle 13 la qualifica per la griglia di partenza del Gp di Russia a Sochi.