La storia Affascinante del Lancio del Giavellotto
Il lancio del giavellotto rappresenta una delle discipline più affascinanti dell’atletica leggera, un perfetto equilibrio tra forza, tecnica e tradizione millenaria. Questa specialità sportiva, che trasforma un antico gesto di guerra e caccia in una elegante competizione olimpica, vanta una storia ricca e un’evoluzione tecnica straordinaria che la rende unica nel panorama dell’atletica mondiale.
Le Origini Antiche del Lancio del Giavellotto
La storia del lancio del giavellotto affonda le sue radici nella preistoria, quando i nostri antenati utilizzavano questo strumento per la sopravvivenza quotidiana. Il giavellotto è un tipo di lancia usato come arma da lancio, formato da un’asta munita di una punta di metallo, impiegato sin dai tempi più antichi nella caccia ed in combattimento.
Nell’antica Roma, il giavellotto assunse un ruolo fondamentale nell’organizzazione militare. Per i Romani il giavellotto o pilum fu l’arma caratteristica dei legionari e dei soldati dei corpi speciali, quali le coorti pretorie e le urbane. Il pilum fu introdotto dopo che le hastae delle antiche milizie durante la guerra di Pirro erano divenute impotenti a raggiungere la falange, protetta dalle lunghe sarissae di tipo macedone.
Il Giavellotto nell’Antica Grecia
Le prime notizie storiche sul lancio del giavellotto ci sono pervenute tramite scritti di Senofonte (776 a.C.). Testimonianze del lancio del giavellotto arrivano fino al 708 a.C., quando faceva parte del pentathlon, insieme a corsa, lancio del disco, salto in lungo e lotta.
Gli antichi greci utilizzavano una tecnica particolare per ottimizzare i loro lanci. I greci lanciavano il giavellotto con l’ausilio di una cinghia (amento), solitamente di cuoio, avvolta al centro del giavellotto, chiamato mesàngulon. L’amento era lungo dai 30 ai 40 cm e faceva due o tre giri intorno all’asta. Questo sistema permetteva di imprimere all’attrezzo un movimento rotatorio che aumentava stabilità e gittata.
Per gli antichi il giavellotto prima di essere un attrezzo sportivo, era un’arma di uso corrente per la guerra e per la caccia. Era un’asta dritta, quasi d’altezza di un uomo, dello spessore di un dito circa.
L’Evoluzione nel Medioevo e Rinascimento
Durante il Medioevo, la pratica si spostò dal campo di battaglia alle corti nobili, dove il giavellotto divenne un passatempo aristocratico. I tornei erano frequentati da cavalieri che si sfidavano nella loro abilità di lanciare il giavellotto. Questo periodo vide anche l’emergere di varie tecniche di lancio che avrebbero influenzato profondamente le modalità moderne.
Il Ritorno alle Olimpiadi Moderne
Il lancio del giavellotto è una disciplina presente nel programma delle Olimpiadi moderne sin dall’edizione di Londra del 1908 (per gli uomini) e di Los Angeles del 1932 (per le donne). Il peso dell’attrezzo era stato studiato in modo tale da consentire lanci relativamente contenuti: nei primi anni la gittata media raggiunta dai migliori atleti al mondo era di 32 metri per gli uomini e 26 per le donne.
I primi giavellotti sportivi dell’epoca moderna erano in legno di betulla e rimasero pressoché immutati fino agli anni Cinquanta, quando invece iniziò una ricerca “tecnologica” per migliorare l’attrezzo.
L’Evoluzione Tecnologica dell’Attrezzo
I Materiali Moderni
In passato venivano utilizzati giavellotti di legno, mentre quelli utilizzati attualmente durante le competizioni sono fatti in fibra di vetro e il metallo. Materiali che aiutano a massimizzare la distanza. Nel lancio del giavellotto l’attrezzo è costituito da fibre di materiale composito e da resine, che assicurano una grande rigidità e, allo stesso tempo, la conformità ai regolamenti per quanto concerne la massa, il baricentro e il disegno.
Le Modifiche per la Sicurezza
Un momento cruciale nella storia del lancio del giavellotto arrivò negli anni ’80. Nel 1986 all’attrezzo usato dagli uomini venne portato il baricentro più in avanti di 4 cm per limitarne la parabola e diminuirne il veleggiamento. Anche a seguito del precedente record mondiale di 104,80 metri stabilito da Uwe Hohn della Germania dell’Est nel 1984, il giavellotto maschile fu ridisegnato per ragioni di sicurezza.
Quel giavellotto spagnolo invece, con le loro traiettorie imprevedibili, riuscivano a fare impallidire anche gli spettatori più coraggiosi. Un pericolo ritenuto inaccettabile e che nel 1956 comportò la messa al bando della tecnica spagnola dopo appena tre anni di vita.
Le Regole e la Tecnica Moderna
Caratteristiche dell’Attrezzo
Il peso del giavellotto per le donne è di 600 grammi e per gli uomini 800 grammi. La pedana entro la quale l’atleta esegue la rincorsa per lanciare deve essere lunga tra i 30 ed i 36,5 metri e larga 4 metri.
Il giavellotto è composto da 3 parti: la testa, il fusto e l’impugnatura di corda. Il fusto, di metallo o altro materiale, può essere pieno o vuoto; vi è fissata una testa metallica che termina con una punta metallica.
La Tecnica di Lancio
Il lancio del giavellotto, nella tecnica moderna, viene solitamente preparato attraverso una rincorsa “particolare”, formata principalmente da due fasi: la fase ciclica e quella aciclica.
Nella prima fase, quella ciclica, l’atleta imprime una non eccessiva accelerazione alla sua rincorsa, correndo in posizione frontale e raggiungendo una velocità che gli consenta comunque di gestire al meglio gli ultimi delicati passi che precedono il lancio.
Il passaggio alla seconda fase di lancio, quella aciclica, avviene grazie al gesto tecnico conosciuto come sfilata, nel quale l’arto che impugna il giavellotto si distende e l’atleta procede con una corsa laterale caratterizzata dai classici passi incrociati.
Jan Železný: Il Re del Giavellotto
Jan Železný è considerato il più grande giavellottista di tutti i tempi. Pluricampione olimpico e mondiale, in carriera ha stabilito cinque record mondiali e tuttora è il primatista mondiale del giavellotto con 98,48 metri.
Jan Zelezny è stato uno straordinario specialista del lancio del giavellotto, certamente il più grande nella storia dell’atletica e, ancora oggi, detiene il record del mondo della specialità con quel fantastico lancio a 98,48 metri che fece il 25 maggio 1996, nell’Ernst Abbe Stadium di Jena.
Nel giro di pochi anni Jan Železný diventò il più forte giavellottista in attività, e, nonostante i gravi infortuni fisici, rimase al vertice per un decennio. Secondo le statistiche della World Athletics, dal 1991 al 2001 ottenne 106 vittorie su 135 gare, scagliando il giavellotto oltre i 90 metri per 34 volte.
Migliorò il record mondiale per cinque volte, fino alla misura di 98,48 metri ottenuta il 25 maggio 1996 all’Ernst-Abbe-Sportfeld di Jena, e a tutt’oggi imbattuta.
Le Caratteristiche Fisiche del Giavellottista Moderno
I giavellottisti devono raggiungere una notevole velocità durante la rincorsa per poter scagliare lontano l’attrezzo, quindi, oltre alla forza, devono avere capacità atletiche simili a quelle richieste nelle gare di corsa o di salto. Per questo le caratteristiche fisiche dei giavellottisti sono più vicine a quelle dei velocisti o dei saltatori, piuttosto che alle strutture massicce degli altri lanciatori.
L’attuale primatista mondiale (il ceco Železný) nella categoria under 20 è stato un ottimo decatleta.
Record Mondiali Attuali
Il record del mondo in campo maschile appartiene al ceco Jan Zelezny ed è di 98,48 metri. È un record piuttosto longevo, che dura dal 1996: da allora chi ci è andato più vicino è il tedesco Johannes Vetter (97,76 metri nel settembre 2020).
Anche il record femminile appartiene a un’atleta ceca, Barbora Spotáková, ma è più recente: 72,28 metri nel 2008.
Il lancio del giavellotto rappresenta una perfetta sintesi tra storia e modernità, unendo la tradizione millenaria di un gesto antico alle più avanzate tecnologie sportive contemporanee. Dalle lance primitive utilizzate per la caccia e la guerra, fino ai sofisticati attrezzi in fibra di vetro e metallo di oggi, questa disciplina continua ad affascinare atleti e spettatori in tutto il mondo.
La figura di Jan Železný rimane un punto di riferimento assoluto, con il suo record mondiale che resiste da quasi tre decenni, testimoniando l’eccellenza tecnica raggiunta in questa disciplina. Il futuro del lancio del giavellotto promette ulteriori evoluzioni, sempre nel rispetto della sicurezza e dell’integrità sportiva che caratterizzano questa nobile specialità olimpica.