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Giro d’Italia 2018, anteprima tappa 14 (San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan)

Finalmente le grandi montagne. Dopo gli assaggi dell’Etna e del Gran Sasso nella prima settimana, il Giro d’Italia 2018 è pronto per il secondo attesissimo weekend: si comincia con la 14^ tappaSan Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan, 186 km che terminano sulla storica – nonostante sia stata scoperta di recente – salita friulana.

Si corre interamente nella regione più a nord-est d’Italia: Pordenone e Udine le province interessate all’attraversamento della corsa rosa. San Vito è all’esordio come città di tappa al Giro, mentre la vetta delle Alpi Carniche, scoperta soltanto nel 2003, è alla quinta scalata. Questi i precedenti vincitori: 2003 e 2007 Simoni, 2010 Basso, 2011 Antón e  2014 Rogers.

Prima di scoprire nel dettaglio le caratteristiche dell’ascesa conclusiva, scopriamo il resto della tappa, composta da altri quattro Gran Premi della Montagna, oltreché dai due traguardi volanti a Forgaria nel Friuli e Paularo. Dopo lo start, è posto dopo 43 km il primo GPM: è Monte di Ragogna (3^ cat.), 2.7 km con percentuali sempre in doppia cifra. Il secondo, quello di Avaglio (3^ cat.), è collocato dopo 106 km: la lunghezza è doppia, la pendenza massima è del 15%, ma la media è decisamente più bassa.

Poi è la volta del Passo Duron (2^ cat.): lungo i 5.3 km, l’inizio è micidiale (punte del 18%), poi man mano che si sale si ammorbidisce, sebbene non sia mai troppo dolce. Vetta ai meno quaranta chilometri al traguardo: discesa tecnica e poi Sella Valclava (3^ cat.), che conduce dritta ad Ovaro, dove comincia la salita finale.

Il Monte Zoncolan è quasi unanimamente considerato la salita più dura d’Europa: 12 km al 12% di pendenza media (22% la massima) bastano per rendersi conto delle difficoltà da affrontare. Mai un attimo di respiro, mai un momento di tregua ed è così fin sul traguardo, dal momento che le percentuali dell’ultimo chilometro sono del 16%.  Domani i corridori attendono un’altra giornata terribile, ma inutile specificare che oggi si fa maledettamente sul serio e si possono prendere delle scoppole non indifferenti.

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