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Il Lombardia 2017, Vincenzo Nibali nonumento azzurro: è trionfo a Como!

Si colora d’azzurro Il Lombardia 2017: due anni dopo il primo trionfo, Vincenzo Nibali sigla un fantastico bis, vincendo per la seconda volta la più dura e la più spettacolare delle Classiche-Monumento. Attacca nel finale di gara, lo Squalo della Bahrain-Merida, spegne le resistenze degli avversari e taglia indisturbato il traguardo di Como, cogliendo la ciliegina sulla torta di una stagione in cui era finora mancato l’acuto, ma nel corso della quale è sempre stato un indiscusso protagonista. Troppo tardivo il tentativo di rimonta di Julian Alaphilippe (Quick Step Floors), secondo a mezzo minuto. Terza piazza, invece, per Gianni Moscon (Team Sky).

Edizione numero 111 per la Classica delle foglie morte: da Bergamo a Como, per 247 km e oltre 4000 metri di dislivello, passando per sei salite, si disputa l’ultimo appuntamento clou di una stagione lunga, estenuante, ma che deve ancora regalare le sue emozioni sulle strade lombarde.

A comporre la fuga d’apertura sono Davide Ballerini (Androni Sidermec), Jacques Jense Van Rensburg (Dimension Data), Lorenzo Rota (Bardiani CSF), Matthias Le Turnier (Cofidis), Pier Paolo De Negri (Nippo Fantini De Rosa) e Lennard Hofstede (Sunweb), i quali acquisiscono fino a sei minuti di vantaggio, prima che il gruppo forzi l’andatura, guidato in particolare dagli uomini della Lampre-Merida.

Comincia il Ghisallo e cambia lo scenario: sui battistrada si portano sei contrattaccanti – Laurens De Plus (Quick Step), Rodolfo Torres (Androni Sidermec), Primoz Roglic (Lotto Nl Jumbo), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Dylan Teuns (BMC) e Mikael Cherel (Ag2r La Mondiale) – e proprio quest’ultimo supera tutti transitando per primo su questo e sul successivo gpm, lo storico ed impervio Muro di Sormano.

In discesa, mentre si assiste ad un brutto capitombolo di De Plus, che finisce al di là del guardrail e viene prontamente soccorso (nulla di grave, se non un grande spavento), alcuni chilometri più avanti il leader della corsa viene raggiunto da Philippe Gilbert (Quick Step), Pello Bilbao (Astana) e Alessandro De Marchi (Bmc). Ma una volta cominciata l’ascesa di Civiglio, ai meno venti alla conclusione, si torna tutti assieme, eccetto chi perde le ruote dei migliori come gli attesi Adam Yates (Orica-Scott) e Daniel Martin (Quick Step).

Da questo momento i big non possono più attendere: Thibaut Pinot (FDJ) rompe gli indugi, poi è Vincenzo Nibali il primo a riportarsi sul francese, formando una coppia di agguerriti favoriti. I due scollinano assieme, poi il siciliano dà tutto in discesa e riesce a scrollarsi dalle proprie ruote l’ostico transalpino, approcciando l’ultimo scoglio, San Fermo della Battaglia, con un vantaggio di 10″ sull’immediato inseguitore e di oltre 40″ sul drappello dei migliori comprendente, tra gli altri, Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), Gianni Moscon e Fabio Aru (Astana).

E lo show del campione azzurro continua anche con la strada all’insù: continua a guadagnare, scollina indisturbato in cima e fa la sua meravigliosa passerella fino al traguardo. È vittoria! A sua firma l’ultimo successo azzurro in una Classica-Monumento, proprio il Lombardia edizione 2015, a lui l’onore di interrompere nuovamente il digiuno. È lui il monumento azzurro del ciclismo!

Alle sue spalle si piazza il francese Julian Alaphilippe, primo ad andare a riprendere un esausto Pinot e a superarlo, non riuscendo nel tentativo di andare a chiudere su un imprendibile Nibali. Poco dietro, un gruppetto regolato da Gianni Moscon, che dimostra di poter tornare qui un giorno per vincere. A pari merito, tra gli altri, gli italiani Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale) e Aru e il colombiano Nairo Quintana (Movistar).

Ordine d’arrivo:
01 Vincenzo Nibali 1984 Italy Bahrain – Merida 6t 15′ 29″
02 Julian Alaphilippe 1992 France Quick-Step Floors 28″
03 Gianni Moscon 1994 Italy Team Sky 38″
04 Thibaut Pinot 1990 France FDJ 38″
05 Domenico Pozzovivo 1982 Italy Ag2r La Mondiale 38″
06 Fabio Aru 1990 Italy Astana Pro Team 38″
07 Mikel Nieve 1984 Spain Team Sky 40″
08 Nairo Quintana 1990 Colombia Movistar Team 42″
09 Sergey Chernetski 1990 Russia Astana Pro Team 47″
10 Sam Oomen 1995 Netherlands Team Sunweb 47″

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