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Cremonese in Serie B. twitter

Serie B, ecco la terza neopromossa: dopo 11 anni la Cremonese torna in cadetteria

Altro gradito ritorno in Serie B: dopo Venezia e Foggia torna nella serie cadetta anche la Cremonese, che vince il girone A di Lega Pro e il duello con l’Alessandria.

Una rimonta a dir poco clamorosa, quella messa in piedi dai grigiorossi di Cremona; capaci di iniziare a fine febbraio una remuntada che in pochi credevano possibile nella città ai piedi del Torrazzo. Due mesi e poco più dopo la squadra di Tesser arriva a quota 78 punti, gli stessi dell’Alessandria: ma in virtù degli scontri diretti (1-1 al Moccagatta; 1-0 cremonese allo Zini con gol su punizione di capitan Brighenti) a festeggiare sono proprio i lombardi, che così si aggiungono al Venezia (leader del girone B) e al Foggia (girone C).

È stato comunque un sabato thriller, per i tifosi grigiorossi di Lombardia: la loro Cremonese l’ha spuntata negli ultimi 90’ palpitanti ed emozionanti, conditi da un 3-2 pericolosissimo contro la Racing Roma, ultima in classifica e già retrocessa.

Alla fine del primo tempo la situazione era la seguente: Alessandria-Pontedera 1-1 e Cremonese-Racing 1-0. Nella ripresa in meno di 120” tutto capovolto: nuovo vantaggio dei Grigi di Piemonte – il 2-1 resterà fino alla fine – e addirittura pareggio e clamoroso vantaggio del fanalino di coda allo Zini! In quel momento, e per 25’, è stata l’Alessandria a mettere un piede in Serie B.

Al 67’ però l’arrembaggio disperato della Cremonese ha portato al pareggio di Scappini (autore pure del primo gol); all’87’ tutto lo Zini e tutta la città hanno potuto urlare al cielo per il 3-2 del subentrato Scarsella. È finita così: Cremonese e Alessandria prime del girone A a quota 78 punti; Cremonese in Serie B per gli scontri diretti.

Grande merito va alla squadra di Attilio Tesser, che ha avuto il coraggio e la forza di crederci anche quando tutto sembrava già scritto. La storia del ritorno della Cremonese in Serie B, 11 anni dopo l’ultima volta, ha infatti una gentile co-protagonista: l’Alessandria.

La squadra, che fino a Pasqua è stata allenata da Braglia (e ora è stata affidata a Pillon) è stata capace infatti di dilapidare un patrimonio enorme, che a un certo punto aveva sfiorato i 10 punti di vantaggio sulle seconde. Primi in classifica praticamente dall’inizio e assoluti dominatori del campionato (prima sconfitta solo a Livorno il 30 dicembre), Sosa e compagni hanno mollato la presa a partire dallo scontro diretto dello Zini.

I Grigi hanno sciupato l’in-sciupabile, perdendo partite incredibili (2-4 in casa con la Giana Erminio, con l’errore del portiere Vannucchi da Striscia dei primati!), o punti fondamentali (come nel 2-2 casalingo subito dal Prato o l’1-1 di domenica scorsa a Tivoli contro la Lupa Roma mentre la Cremonese perdeva a Livorno).

Cremona ringrazia con tutti gli interessi, Alessandria piange di nuovo e dovrà passare dall’inferno dei playoff: in B ci rivanno i grigiorossi della città dei violini!

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