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Andrea Belotti, Torino Serie A. AFP

Serie A sulla cresta del Gallo: Belotti è a quota 22 gol; anche la Scarpa d’Oro non è un’utopia

A cresta sempre più alta. Con la tripletta in 7’ il Gallo Belotti ha toccato quota 22 gol in Serie A, a +3 su Dzeko e Higuain. Per la Scarpa d’Oro davanti c’è solo Messi.

Tre gol in sette minuti, Torino che torna a vincere con i suoi gol e cinque marcature messe in fila nelle due rimonte in granata contro Fiorentina e Palermo: così Andrea Belotti, ex rosanero e ieri alla prima da capitano del Toro, s’è preso di prepotenza lo scettro di re dei bomber in Italia. Ma c’è di più: l’attaccante della Nazionale coccolato da Ventura e pungolato (e bene) da Mihajlovic è a quota 22 e può contendere addirittura la Scarpa d’Oro ai migliori cannonieri d’Europa; davanti a lui per ora c’è solo Messi con un gol in più, mentre Cavani a quota 27 in Ligue 1 ha un minore quoziente punti visto il coefficiente minore del campionato francese.

Di testa, di sinistro, di opportunismo dentro l’area di rigore: i paragoni fra Andrea Belotti e i grandi del calcio italiano si sprecano. Ieri contro i rosanero il Gallo ha messo in mostra tutto il meglio del suo repertorio, con due gol in zuccata e una grande girata al volo a battere Posavec.

Il 23enne attaccante bergamasco non si scompone anche se il sogno della classifica cannonieri resta forte: «Ringrazierò i miei compagni, che mi hanno fornito tre splendidi assist: vincere la classifica cannonieri sarebbe bellissimo. Perché non ho alzato la cresta dopo i gol? Ho passato due anni bellissimi a Palermo, i tifosi mi hanno sempre rispettato e non volevo infierire su di loro».

I numeri sono tutti dalla parte di Belotti: due triplette (al Bologna alla 2ª giornata e al Palermo ieri); quattro doppiette contro Cagliari, Crotone, Pescara e Fiorentina) e altre otto perle sparse qua e là, compresa quella che ha aperto il derby di Torino poi perso con la Juventus l’11 dicembre scorso per la doppietta di Higuain. Uno che però insieme ai vari Dzeko, Icardi e Mertens guarda il Gallo da dietro.

E dire che Belotti ha sbagliato pure tre rigori… Li avesse segnati la sua media sarebbe stata pressoché perfetta, più di 1 gol a partita: 25 in 24 gare. L’attaccante torinista però si “accontenta” di questi numeri ugualmente straordinaria, che gli fanno pareggiare il conto con Immobile, che con 22 gol si laureò capocannoniere della Serie A 2013-14.

Numeri, numeri e ancora numeri: questo Gallo è esploso, la sua cresta campeggia sulla testa della Serie A e vuole farlo fino alla fine.

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