utenti online

Champions, Juventus-Barcellona 1-3: orgoglio bianconero, ma non è bastato/2

Cosa resta di Juventus-Barcellona? La Coppa blaugrana alzata da capitan Xavi; le parole amare di Gigi Buffon; le lacrime commoventi di Andrea Pirlo.

Proprio quando Gigi, Andrea e il resto della banda bianconera aveva cominciato a crederci, proprio quando i propositi di Juventus-Barcellona sembravano cambiati, è arrivato il raddoppio blaugrana, in classica azione di ripartenza.

Dani Alves affossava Pogba al centro dell’area, per l’arbitro non era rigore, e sulla ripartenza velocissima del Barca Messi scaricava in porta, Buffon ribatteva alla meno peggio e Suarez era lesto a insaccare la rete.

Un gol arrivato nel momento migliore dei bianconeri: questo, forse, il rammarico più grande per la Signora. Che poi ci ha provato con la forza della disperazione e con tutte le forze residue nei minuti finali, anche nell’extratime, quando poi gli alieni sono ripartiti in contropiede per l’ennesima volta nella ripresa e hanno chiuso i conti con Neymar.

La differenza tecnica tra le due squadre si è vista, ma forse l’1-3 ha punito severamente una Juventus comunque indomabile. A fine partita con grande sportività bianconeri e blaugrana si sono salutati riconoscendo reciprocamente i meriti.

Di Juventus-Barcellona resta la Coppa blaugrana alzata al cielo da capitan Xavi, all’ultima partita con la squadra che l’ha reso grande; resta l’amara disamina di Gigi Buffon, che in quello Xavi abbraccia Pirlostadio 9 anni fa ci aveva trionfato; restano commoventi le lacrime di Andrea Pirlo, un grande del calcio moderno, consolato da compagni e avversari.

Di questo Juventus-Barcellona resta anche la delusione di Alvaro Morata, uno che col pesantissimo gol dell’1-1 c’aveva messo lo zampino di nuovo e ha accarezzato per un po’ il sogno della seconda Champions consecutiva con due maglie diverse; e il dispiacere di Paul Pogba, un altro dei protagonisti della Juve degli ultimi due anni e – i tifosi sperano – anche del futuro immediato, 100 milioni permettendo.Juve delusione a Berlino

Di Berlino resta la sesta finale europea persa dalla Juventus – mai nessuno ha fatto peggio; di Berlino resta però la consapevolezza di una squadra data per sfavorita da tutti i pronostici, che a inizio stagione poteva e doveva a malapena accontentarsi di uno scudetto giudicato “misero” solo perché in Italia è giudicato facile vincere il quarto scudetto consecutivo.

Ma la Juve, prima di Berlino e anche ieri, è tornata grande: anche al cospetto degli alieni. Arrivare in finale di Champions resta comunque un grandissimo traguardo, per la storia e per il prossimo futuro.

About Alessandro Liburdi

Check Also

La cavalcata storica dell’Inter 2010: il triplete che cambiò il calcio

La cavalcata storica dell’Inter 2010: il triplete che cambiò il calcio

La cavalcata storica dell'Inter nel 2010 rappresenta un capitolo indimenticabile nel mondo del calcio. Con un triplete da sogno, la squadra di Mourinho non solo ha trionfato, ma ha anche riscritto le regole del gioco, ispirando generazioni future.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *